La «lite della neve»

I Medici apprezzavano la neve della Pania e la impiegavano per congelare alcuni alimenti oppure per preparaci delle “granite”. Terrinca, Levigliani, Retignano e altri paesi facevano a gara per andarla a prendere. Se la contendevano anche gli Estensi.

Nel 1678 vi fu una lite tra un abitante di Retignano, un tale detto Scricca, e due di Terrinca, il sergente Berti e il caporale Tognocchi, che volevano impedirgli di andare a raccogliere la neve della Pania. I due militari, avendo stipulato un contratto con un appaltatore pisano, sostenevano che solo Terrinca aveva il diritto di usare la neve in uno dei versanti più facilmente raggiungibili e più redditizio. Secondo loro Pisa aveva riconosciuto a Terrinca la licenza di prelevare la neve, secondo le richieste delle comunità estensi di Eglio e Sassi in Garfagnana, alla cui giurisdizione apparteneva un lato della montagna.
Jacopo Benti venne inviato sul posto dal governo fiorentino per risolvere la questione. In realtà a Firenze non importava chi fosse l’avente diritto, voleva solo avere la sua neve e non darla agli Estensi. Ci si chiedeva in effetti di chi fosse la “Buca della neve”.
Lo Scricca sosteneva che una montagna “non è di alcuno” ma per i due terrinchesi la storia era diversa. Fu così che il Benti, salito al Pesco, a mezzo cammino dalla vetta della Borra di Canala, di buche ne trovò due, di cui una spartita su due versanti della Pania. In seguito a questa ispezione, il territorio dove lo Scricca prendeva la neve risultò completamente versiliese.
Gli Estensi, dunque, non godevano di alcuna proprietà sul luogo e così la licenza concessa dai pisani ai terrinchesi era riconosciuta solo in un altro punto, non dove lo Scricca si recava abitualmente. Ma poi i confini furono ridisegnati per far sì che parte della Pania finisse sotto gli Estensi ed il commercio di neve crebbe, ma a scapito del povero Scricca.

Fonti: Giorgio Giannelli, Uomini sulle Apuane e Almanacco Versiliese¸ volume III.

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Scritto da Lorenzo Vannoni
28 anni. Chimico analitico con passione per la storia locale e autore del sito