Lapide dedicata al ministro Fanfani

Il ministro Amintore Fanfani

Il paese di Retignano si era caratterizzato nei secoli per l’agricoltura di sussistenza, basata sulla coltivazione di orti, campi e specialmente estesi uliveti, il tutto grazie alla luce solare che favorisce molte coltivazioni. I boschi venivano adoperati e conservati in quanto insostituibili risorse di legna da ardere, castagne per la produzione di farina eccetera. Dopo la Seconda guerra mondiale, che aveva lasciato un segno indelebile nella popolazione, il periodo della Ricostruzione per i retignanesi non fu comunque un cammino discesa, tante erano le difficoltà nel rimettere in sesto la propria economia. [Approfondimento: la storia del paese]

Alle porte degli anni Cinquanta, grazie anche agli aiuti finanziari degli americani previsti dal Piano Marshall, l’Italia organizzò un’amministrazione forestale, guidata all’epoca da Amintore Fanfani, il quale avviò una rigorosa politica di tutela dei boschi e delle foreste anche in Alta Versilia.

La politica forestale italiana, infatti, si distinse in quegli anni per il grande interesse dato al rimboschimento di alcune aree montane. In realtà, cenni di una politica boschiva convincente ed efficace si fanno risalire ai primi del Novecento, ma fu solo tra il 1948 e il 1983 che il governo si occupò della salvaguardia di ben 850’000 ettari di terreno nel Belpaese. La prima fase di questo rimboschimento riguardò le zone più colpite dalla guerra.[36]

I paesi di Retignano e Volegno, tradizionalmente legati alle attività nei boschi, furono tra i primi a beneficiare degli aiuti. Essenzialmente il riassestamento di tali territori fu effettuato per fini sociali quali protezione idrogeologica, miglioramento dell’accessibilità alle zone svantaggiate e così via.

Amintore Fanfani, in visita a Retignano, insediò nel 1949 un cantiere di rimboschimento fra il monte Castello e Montalto, dove ancora oggi sono visitabili i resti delle cave di marmo. Il ministro giunse in paese l’8 marzo 1949, come ricorda una targa di marmo commemorativa posta nel punto in cui iniziò il rimboschimento. Tale targa, nota ai paesani come “Lapide di Fanfani”, recita:

Per ricordare nel tempo la visita del ministro del lavoro Amintore Fanfani

al cantiere di rimboschimento, addì 8 marzo 1949

I dirigenti e gli allievi grati ed entusiasti

 

Santina e Ercole si ricordano che il giorno in cui venne Fanfani, i paesani celebrarono la messa presso quello che divenne poi noto come Poggio di Fanfani. Il ministro, dopo un breve tour della montagna, radunò i bambini presso la lapide a lui dedicata e distribuì loro dei biscotti per fare un piccolo spuntino.

Lo stesso ministro, conscio della debole ripresa dell’economia locale, avviò dei progetti, specialmente nella pianura, mirati ad insegnare agli abitanti dei paesi dei mestieri utili alla ricostruzione. Molti retignanesi, ad esempio, si recarono a Ripa ad una “scuola” per muratori, mentre altri impararono a coltivare nuove piante.

Note

Un approfondimento sulla ripresa economica dell’Italia si può leggere cliccando qui.

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Scritto da Lorenzo Vannoni
28 anni. Chimico analitico con passione per la storia locale e autore del sito